Comprendere

SOS OBESITA' INFANTILE

L'Obesità viene comunemente definita come un eccesso di tessuto adiposo che nel tempo predispone il soggetto al diabete, all'ipertensione a malattie cardiovascolari e all'ipercolesterolemia.

Il ministero della salute definisce obeso un bambino il cui peso supera del 20% quello ideale e in sovrappeso se lo supera del 10-20%. Oggi per il calcolo del peso forma, nonché del sottopeso e del sovrappeso, si ricorre all'indice di massa corporea (Body-Mass-Index, BMI).

Il BMI descrive il rapporto tra peso e altezza e si ottiene dal rapporto tra peso e quadrato dell'altezza. La crescita ponderale dei bambini viene valutata in riferimento alla tabella dei percentili, che riunisce i valori percentuali di peso e altezza dei bambini rapportati al sesso e all'età. 

La crescita è nella norma se si attesta intorno al 50% percentile, il bambino viene invece definito obeso se si attesta dal 95° percentile in poi ed è invece definito sovrappeso dall' 85° al 95° percentile.

L ' obesità infantile è un problema di rilevanza sia medica che sociale che colpisce una percentuale estremamente elevata di bambini in Italia (1 su 4) e nel mondo. Gli ultimi dati ufficiali dell'ISS (Istituto Superiore di Sanità) parlano di un fenomeno allarmante, la percentuale di bambini obesi continua ad essere alta, nonostante le tante campagne di sensibilizzazione che hanno in parte arrestato, più che risolto, il dilagarsi del fenomeno.

Le possibili cause del sovrappeso e dell'obesità infantile sono diverse, certamente la costituzione gioca un ruolo importante ed è altrettanto vero che in alcuni casi ci siano cause genetiche, ormonali o terapie farmacologiche prolungate ma i dati ci dicono che queste incidono solo nel 2-3% dei casi, nel restante 97-98% l'obesità è da rintracciare in uno scorretto rapporto con il cibo e in stili di vita non adeguati ( sedentarietà, eccessi di proteine e grassi, merende troppo ricche etc.)